The Verde lattina



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The Verde lattina 330 ml

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€ 3,00

Descrizione

Tè contro il diabete e le cateratte 
La bevanda fa diminuire i livelli di glucosio
Ecco un'altra voce da aggiungere alla lunga lista dei benefici che derivano dal bere tè. Una ricerca sugli animali pubblicata sul numero del 4 maggio della rivista "Journal of Agricultural and Food Chemistry" suggerisce che il tè possa essere un mezzo semplice ed economico per prevenire il diabete e le sue complicazioni, comprese le cateratte.
Joe Vinson dell'Università di Scranton e colleghi hanno somministrato per tre mesi tè verde e nero a topi diabetici, monitorando poi la composizione chimica del sangue e del cristallino degli occhi degli animali. A livelli che equivalevano a meno di cinque tazze al giorno per un uomo, entrambi i tipi di té inibivano significativamente la formazione di cateratta rispetto a un gruppo di controllo cui non veniva data la bevanda. Inoltre, entrambi i tipi di tè facevano diminuire i livelli di glucosio, che a sua volta influenza altri processi biochimici che accelerano le complicazioni del diabete.
"Molte persone, scienziati compresi, sono convinti che il tè verde presenti più effetti benefici per la salute rispetto a quello nero", commenta Vinson. Ma i risultati dello studio, oltre a confermare ricerche precedenti che mostravano come il tè verde e quello nero inibissero allo stesso modo l'arteriosclerosi, suggeriscono che entrambe le bevande possono aiutare a tenere a bada alcune delle malattie oggi più diffuse nei paesi occidentali. 
Fonte: Le Scienze (26/04/2005) 

Come il tè verde protegge dal cancro 
Bere té verde, secondo alcuni studi epidemiologici, ha un effetto protettivo contro alcune forme di cancro, ma esagerare con quantità troppo elevate pu aumentare il rischio di anomalie congenite quali la spina bifida.
Ora un gruppo di scienziati dell'Università di Murcia, in Spagna, in collaborazione con il John Innes Centre (JIC) di Norwich, in Gran Bretagna, ha scoperto che un polifenolo isolato dalle foglie di tè verde (il gallato di epigallocatechina, o EGCG) inibisce la crescita delle cellule tumorali in vitro se presente alle basse concentrazioni che si trovano nel sangue e negli altri tessuti dei bevitori di tè. L'EGCG si lega all'enzima DHFR, un noto target per i farmaci anticancro coinvolto anche nelle anomalie congenite. L'EGCG potrebbe dunque rappresentare il punto di partenza per una nuova famiglia di farmaci antitumorali.
"Si tratta di una scoperta entusiasmante", ha commentato Roger Thorneley, leader del gruppo di Norwich. "Per la prima volta abbiamo una chiara spiegazione scientifica del perché l'EGCG inibisce la crescita delle cellule cancerose alle concentrazioni che si trovano nel sangue di chi beve due o tre tazze di tè verde al giorno. Abbiamo identificato l'enzima cui si lega EGCG nelle cellule tumorali e abbiamo capito come gli impedisce di produrre DNA".
La ricerca, finanziata dall'Unione Europea, è stata pubblicata sulla rivista "Cancer Research".
Fonte: Le Scienze (21/03/2005) 

Bere te' pu migliorare la memoria 
Il è bevuto regolarmente pu migliorare la memoria e dovrebbe essere usato per trattare il morbo di Alzheimer: è quanto affermano i ricercatori dell'università britannica di Newcastle Upon Tyne.Il team di scienziati ha scoperto che il tè, verde o nero che sia, inibisce l'attività di certi enzimi del cervello associati alla memoria. È stato esaminato anche il caffè, senza per riscontrare effetti significativi.I due tipi di tè inibiscono l'attività dell'AchE (enzima acetilcolinesterasi), che danneggia il messaggero chimico (neurotrasmettitore) acetilcoline. Il morbo di Alzheimer è caratterizzato da una caduta dei livelli di acetilcoline. I ricercatori hanno anche constatato che i due tipi di tè riducono l'attività del BuChE (enzima butirilcolinesterasi), la cui presenza è stata riscontrata nel cervello dei malati di Alzheimer.Il tè verde va un poco più lontano, essendosi dimostrato capace di bloccare l'attività di beta-secretasi (che svolge un ruolo della produzione dei depositi di proteine nel cervello). Inoltre la durata dell'effetto inibitorio è superiore a quella del tè nero: si è constatato che i benefici del tè verde durano una settimana, quelli che tè nero solo un giorno.'Anche se non è una cura per il morbo di Alzheimer, il tè potrebbe essere un'arma in più tra quelle usate per trattare la malattia e rallentarne il decorso', ha detto il dottor Ed Okello, responsabile della ricerca. 'Le nostre conclusioni sono particolarmente interessanti perché il tè è una bevanda già molto diffusa, economica, e il suo consumo non dà apparentemente luogo a effetti collaterali indesiderati. In ogni caso, pensiamo che dovranno passare vari anni prima di essere in grado di produrre qualcosa di commercializzabile'.
Fonte: Cordis (16/11/2004) 

Tè verde contro l'arteriosclerosi 
Usando una tecnica che consente di studiare contemporaneamente le fasi iniziali e quelle avanzate dell'accumulo di placche nelle arterie di uno stesso topo, alcuni ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center hanno scoperto che un composto antiossidante che si trova nelle foglie di tè verde non elimina le placche già formate, ma inibisce lo sviluppo di nuovi depositi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul numero del 25 maggio della rivista "Circulation".
Sono numerosi i componenti delle foglie di tè verde noti per le loro proprietà naturali in grado di contrattaccare gli effetti dannosi dell'ossidazione nel sangue. La principale (e più potente) di queste catechine o flavonoidi, per esempio, l'EGCG (gallato di epigallocatechina), riesce a fornire protezione contro lo sviluppo di infiammazioni, di tumori e di nuovi vasi sanguigni che sostengono la crescita dei tumori.
L'ossidazione, che danneggia le superfici interne delle arterie e incoraggia la formazione di depositi, è ritenuta un fattore importante nello sviluppo dell'arteriosclerosi. Studi precedenti con gli animali avevano mostrato che gli antiossidanti possono inibire la formazione di placche, ma i risultati nei trial con gli esseri umani erano stati deludenti. I ricercatori si erano chiesti se il fallimento fosse dovuto alla breve durata del trattamento, all'uso di un antiossidante "sbagliato" o ad altri fattori.
Kuang-Yuh Chyu e colleghi hanno perci studiato gli effetti di una forma estremamente pura di EGCG su due aree dei vasi sanguigni in topi geneticamente predisposti a un rapido sviluppo delle placche. I ricercatori hanno scoperto che il composto riduce significativamente la formazione di nuove placche nella carotide ma non ha effetto sulle placche già mature presenti nell'aorta.
Fonte: Le Scienze (24/05/2004) 

Tè Verde aiuta a prevenire i tumori della pelle 
Uno studio condotto al Susan Lehman Cullman Laboratory for Cancer Research della Rutgers University del New Jersey, negli Stati Uniti, ha mostrato che il trattamento della pelle con la caffeina pu aiutare a prevenire i tumori della pelle. 
Non è un effetto di schermatura del Sole, - commenta Allan Conney, uno degli autori - ma qualcosa di più. Si tratta di un effetto biologico che, se fosse confermato, ci fornirebbe un metodo sicuro ed efficace di prevenire i tumori della pelle. 
Da tempo è noto che l'esposizione alla radiazione ultravioletta solare è la causa principale dei tumori della pelle. L'uso di creme solari protettive pu ridurre il rischio di tumori, ma è necessario identificare nuovi metodi di prevenzione per individui già esposti in passato ad alti livelli di radiazione solare. 
Gli autori dello studio hanno applicato caffeina ed epigallocatechina gallato (EGCG), due componenti del tè verde, sulla pelle di topi che erano stati esposti a dosi massicce di radiazione ultravioletta. Apparentemente i composti hanno inibito in modo significativo la formazione dei tumori. 
Sebbene lo studio mostri che gli effetti positivi siano presenti in entrambe le sostanze, la caffeina offre diversi vantaggi rispetto all'EGCG, meno stabile chimicamente e quindi di più difficile utilizzo. 
La ricerca ha anche evidenziato come l'azione di entrambe le sostanze sia altamente selettiva. Esse eliminano le cellule cancerose senza attaccare quelle sane a loro adiacenti. "La scoperta di questa selettività spega Conney si è rivelata eccitante. Per di più non c'è differenza fra tumori benigni o maligni: in entrambi i casi le cellule venivano distrutte lasciando intatte quelle normali". 
Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences , si propongono ora di proseguire la ricerca per stabilire se l'applicazione di questi agenti ha lo stesso effetto anche negli esseri umani. Presto saranno svolti i primi test clinici in questa direzione. 
Fonte: Le Scienze (26/08/2002) 

Tè verde anticancro, sì della scienza 
Roberto Suozzi La Repubblica Salute
All'università di Sendai, in Giappone, è stata condotta un¿importante ricerca sui benefici del tè verde nei confronti dell¿insorgenza del cancro dello stomaco. Lo studio è durato molti anni ed è stato fatto su un gran numero di persone, basti pensare che nel 1984 nel distretto giapponese di Miyagi vennero valutati ben 26.311 residenti che risposero a un questionario tra le cui domande si chiedeva anche la frequenza del consumo di tè verde. Lo studio, recentemente pubblicato sul "New England Journal of Medicine" (marzo 2001), ha tutte le carte in regola per dare un ulteriore apporto al ruolo del tè verde nella protezione del cancro dello stomaco. 
Nello stesso numero del "New England" appare un interessante editoriale scientifico, a opera dei medici del National Cancer Center Hospital di Tokyo, che commenta e offre diversi e importanti spunti di riflessione, in particolare sulla realtà giapponese, in merito alla questione. Vi sono, infatti, delle differenze tra il cancro dello stomaco presente in Giappone e quello che si evidenzia in occidente: tra queste differenze, la più importante è quella della localizzazione. Esiste, inoltre, una forte correlazione tra il consumo di cibi salati (es. pesce salato) e aumento del rischio di cancro gastrico; mentre il consumo di frutta e vegetali freschi avrebbe un ruolo protettivo. 
Fonte: Kataweb Salute





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