Su queste dissonanze pone l'accento Enrico Schettino, imprenditore e fondatore di Giappo, una catena di ristoranti presente in tutta Italia e nata a Napoli: "Le due cucine stanno bene insieme perché sono molto vicine nel gusto, ma molto lontane nel contenuto. Entrambe hanno piatti dal grande sapore, partono però da basi diverse: la cucina napoletana non è molto leggera, quella giapponese è più healty. Da Giappo le abbiamo unite cercando di sfruttare al meglio le peculiarità". La chiave del successo della fusione tra le due culture è l'utilizzo di eccellenti ingredienti made in Italy con altri tipici giapponesi, ricordando di "non eccedere mai perché in quel caso, quello che può essere un connubio divertente, diventa invece oppressivo . Sono contro gli estremismi".
La cucina fusion nippo-napoletana è arrivata anche in televisione grazie a Schettino e Alessandro Borghese, con delle puntate dedicate di Kitchen Sound, e su Italia Uno con Cotto e mangiato, in cui l'imprenditore e cuoco partenopeo ha cucinato "i noodles alla Nerano: uniamo gli ingredienti meno delicati della cucina giapponese, i noodles appunto, a quelli della cucina napoletana. Abbiamo fatto anche gli shirataki, un tipo di spaghetti ricavati dalla radice del konjac, con prezzemolo, colatura di alici di Cetara e crema di edamame".
Altro esempio ben riuscito di fusione è il Bao Burger di Enrico Schettino: panino tipico orientale, cotto al vapore, con rivisitazione in stile americano ed ingredienti Made in Sud.
Intervista ed articolo completo su COOKIST